IlGrandeMetodo – imparare la grammatica attraverso le immagini
Istruzioni d’uso IlGrandeMetodo.L’idea di questo strumento/metodo è nata circa 5 anni fa, durante le lezioni frontali o attività di recupero e sostegno, svolte con alcuni bambini con ritardo cognitivo importante e con disturbi dell’eloquio. E’ sorta quasi subito la necessità da parte mia di sviluppare uno strumento facilitatore e di avere a disposizione delle schede operative per far capire facilmente le regole della grammatica italiana e poter costruire, inventare, delle frasi semplici e complesse attraverso l’utilizzo di immagini.
Già il filosofo Comenio nel 1657 con l’opera Orbis Pictus aveva proposto un alfabeto figurato che conteneva i caratteri di ogni lettera accanto alla figura dell’animale di cui la lettera imita il verso. Le lettere non rappresentavano dunque le iniziali delle parole (come nel metodo tradizionale sillabico) ma il fonema iniziale del verso di un animale o di un suono del mondo circostante..
La differenza di quest’opera con ilGrandeMetodo è sostanziale, in quanto quest’ultimo associa le immagini alla parte grammaticale e non alle lettere come fece il filosofo Comenio.
Sono note le difficoltà che si incontrano nell’apprendimento della lingua italiana, soprattutto nella scuola primaria dove il livello di insuccesso appartiene non solo a bambini con difficoltà ma anche a bambini con capacità considerate nella norma. Alcuni alunni possono avere problemi nella comprensione del testo associate a quelle del linguaggio orale, magari perché conoscono un limitato numero di parole o perché hanno difficoltà sintattiche (ad esempio con frasi lunghe, contenenti molte parti grammaticali). Molti insegnanti impongono spiegazioni prolisse con risultati spesso deludenti perché i nostri alunni vengono abituati ad eseguire, individuare, completare esercizi grammaticali, dove il processo metacognitivo non viene coinvolto. Ecco qualche esempio: “sottolinea i soggetti“, “completa le frasi e sottolinea“, “indica se si tratta di predicato verbale o nominale“. Non si propone quasi mai di inventare, creare o costruire frasi, analizzando e contestualizzando la parte grammaticale in maniera adeguata, da capirne l’utilizzo e il significato stesso.
Prendiamo ad esempio il pronome relativo: il bambino riconosce il pronome relativo ma non ne comprende a fondo il significato o l’utilizzo, infatti se dicessimo ad un bambino di classe 5^ di Inventare una frase che abbia il pronome relativo al complemento oggetto, farebbe molta fatica a risolvere la consegna per i motivi appunto sopra elencati. Non servono pagine e pagine di esercizi, abbiamo bisogno solo di dare un senso alle cose, organizzare, sistemare, creare un processo e sviluppare le capacità intuitive del bambino, poco attivate nella pratica scolastica.
Quindi come si fa a usare il proprio pensiero in modo produttivo? Come si fa ad accorgersi se si sta utilizzando la parte grammaticale o l’espressione giusta?
Il metodo da me realizzato cerca di agevolare la comprensione delle parti grammaticali che compongono il discorso, associandole a delle immagini di facile memorizzazione, con le quali il bambino impara a costruire frasi, semplici testi e analizzare frasi, dal punto di vista grammaticale e logico.
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