Clicca qui per scaricare LE SCHEDE OPERATIVE.
Il triangolo rappresenta il verbo. Ricorda la prima lettera della parola Verbo, capovolta.
Il modo di un verbo indica[3]:
- l’atteggiamento che un parlante instaura con il proprio interlocutore;
- l’atteggiamento che un parlante assume in rapporto alla propria comunicazione.
I modi veri e propri sono quelli detti “finiti”[4]:
- l’indicativo presenta la realtà di un fatto: tale realtà può essere provata vera o falsa;
- il congiuntivo presenta un fatto, un’azione o un processo secondo le marche del desiderio, del timore, della volontà o della supposizione, senza che quindi si possa ragionevolmente avanzare un giudizio di verità;
- il condizionale sottolinea la presenza di un condizionamento concreto o virtuale sulla realtà di un fatto, di un’azione o di un processo;
- l’imperativo rinvia al desiderio di orientare le azioni dell’interlocutore attraverso un comando, una esortazione, una preghiera.
L’espressione “modo verbale” è estesa arbitrariamente (ma tradizionalmente) ai cosiddetti “modi indefiniti”[5]: infinito, participio e gerundio. L’arbitrarietà dell’attribuzione consiste nel fatto che queste tre forme non connotano la modalità dell’azione e anzi assumono il valore di modo della forma finita:
- Truccata, la ragazza spiccherebbe assai di più (= Se fosse truccata, la ragazza spiccherebbe assai di più);
- Truccata, la ragazza spiccò assai di più (= Dopo che fu truccata, la ragazza spiccò assai di più).
Il tempo verbale colloca l’azione in un asse cronologico, tanto assolutamente quanto relativamente a un certo termine. Nel secondo caso il tempo evidenzia tra due frasi del periodo un rapporto di contemporaneità o di non contemporaneità[5].
Bisogna distinguere tra tempo fisico (time in inglese, zeit in tedesco) e tempo linguistico (tense in inglese, tempus in tedesco). Il riferimento cronologico espresso grammaticalmente non per forza coincide con quello reale.[5] È ad esempio possibile trovare una frase in italiano in cui il passato prossimo rinvia a un evento futuro:
I tempi verbali vengono indicati come “semplici” o “composti” a seconda che siano costituiti da una forma singola o dall’insieme di verbo ausiliare e participio passato.
LE SCHEDE OPERATIVE
il verbo.pdf (1083 download)